LAVORIAMO GRATIS PER CREARE ALTRI DISOCCUPATI ------------------------------------------------------------------------ Dalla spesa alla benzina: facciamo tutto da soli. Ovvero regaliamo il nostro tempo libero alle compagnie che ci "offrono" questi servizi innovativi, dando loro la possibilità di licenziare qualche altro milione di dipendenti ======================================================================== Arrivate alla pompa di benzina, scendete dall'auto, vi avviate alla cassa automatica, pagate, selezionate l'erogatore, poi fate rifornimento da soli, ritirate lo scontrino e ve ne andate. Guidate fino al supermercato, parcheggiate, prendete il carrello e vi dirigete al reparto frutta e verdura. Dove vi infilate un guanto, selezionate la verdura, la imbustate, la pesate, e applicate l'apposito scontrino sulla confezione. Finite di fare la spesa, andate alla cassa automatica, pagate, e inserite tutto nelle buste di plastica. Vi fermate al fast food del centro commerciale per un panino. Ordinate sul computer posizionato nella colonna metallica a centro sala, fate la fila, ritirate il piatto, trovate un tavolino, vi sedete, mangiate, poi sparecchiate e buttate nel cestino gli avanzi. Di tanto in tanto date un'occhiata al cellulare, scaricate la mail, cancellate lo spam, date l'approvazione per l'uso dei cookies su qualche sito. Fate una chiamata, vi risponde una voce registrata che vi propone una serie di scelte, restate in attesa, poi digitate l'opzione 3 per parlare con il servizio clienti. Il quale vi propone un'altra serie di opzioni, selezionate la 4, rimanete in attesa, finalmente vi risponde qualcuno. Poi tornate a casa, vi sedete al pc e cominciate a cercare informazioni per organizzarvi il weekend. Volete andare all'estero, tanto con i voli low cost non si spende molto. Navigate sul Web, scegliete le date, scorrete le varie proposte disponibili, selezionate quella che vi interessa, prenotate, pagate. Su un sito di hotel prenotate una camera, effettuate il pagamento per via telematica. Scrivete un appunto sul cellulare: ricordarsi di fare il check in online per il volo. L'indomani dovrete cominciare a fare la valigia. Deve pesare meno di 20 kg, il vostro biglietto non vi consente di caricare di più. Ah, all'imbarco, una volta in aeroporto, dovrete pensarci voi: pesare la valigia, corredarla di etichetta, caricarla sul nastro trasportatore. La vostra compagnia aerea è all'avanguardia: vi lascia la massima libertà di azione. TEMPO LIBERO ADDIO Ora provate a farvi una domanda: per svolgere tutte le attività appena elencate, quanto avete lavorato? Forse nemmeno ve ne siete accorti, ma - anche se la vostra professione è quella del bancario, dell' insegnante o del commercialista - nel corso della giornata avete fatto i benzinai, i cassieri, i commessi, gli agenti di viaggio, i bigliettai, i facchini. E, se fumate, avete probabilmente fatto pure i tabaccai. Se avete prelevato al bancomat, per qualche minuto siete stati impiegati di banca. Avete svolto lavori che, in passato, altri svolgevano per voi. Quelle persone, però, erano professionisti retribuiti. Voi avete fatto tutto questo gratis. Certo, probabilmente avete risparmiato qualche soldo, altrimenti non vi sareste potuti permettere il volo o avreste dovuto limitarvi nella spesa. Ma probabilmente avrete sborsato la stessa cifra per la benzina, per le sigarette e pure per le zucchine accuratamente selezionate in corsia. Sicuramente, vi siete caricati di una serie di impegni che prima non avevate. Avete dovuto acquisire competenze che non avreste mai pensato di dover ottenere. Talvolta l'avete fatto volentieri, o senza pensarci. In altri casi, siete stati semplicemente obbligati. Dopo tutto, al distributore non c'era nessun benzinaio. La banca non ha più gli sportelli. Al supermarket di commessi non se ne vedono. E al fast food di camerieri nemmeno l'ombra. TENDENZA IN AUMENTO L'ombra, invece, cala su di voi. I compiti che avete svolto senza retribuzione si chiamano proprio così: lavoro ombra. L'espressione è stata coniata dal filosofo Ivan Illich nel 1981. Lui la utilizzava per descrivere tutti i compiti domestici, veri e propri lavori, svolti per lo più dalle donne, ma non retribuiti. Ora, grazie alla rivoluzione tecnologica, il concetto di "lavoro ombra" è tornato di grande attualità e dà il titolo a un saggio di Craig Lambert, a lungo direttore dell'Harvard magazine. "Il lavoro ombra", spiega, "è costituito da tutte quelle attività che facciamo a titolo gratuito per conto di aziende, enti, associazioni. [...] Gli onnipresenti computer ci scaricano addosso tonnellate di lavoro ombra di contrabbando, lasciandoci lì a cancellare lo spam, prenotare un viaggio e gestire decine di nomi utenti e password. Le gift card, che danno a voi il compito di scegliere e comprare il vostro regalo, sono impacchettate in un bell'incarto di lavoro ombra. Addentrarsi nei meandri di infiniti menu di scelta telefonica è tutto lavoro ombra, proprio come compilare la propria dichiarazione dei redditi". È un'altra conseguenza della rivoluzione digitale. Siamo abituati a pensare che l'automazione e la robotizzazione cancellino posti di lavoro, ma difficilmente consideriamo il fatto che una larga fetta di quel lavoro in realtà non viene svolto dalle macchine o dai computer. Viene svolto da noi. Di conseguenza, si è verificata anche una rivoluzione antropologica: il consumatore scompare per far posto a una nuova figura, il "prosumer". Che cosa sia lo spiega il celebre sociologo Ritzer in un libro intitolato La McDonaldizzazione della produzione (Castelvecchi). Il prosumer è "un consumatore che lavora, coniugando assieme produzione e consumo". I clienti, nei fatti, "sono costretti a lavorare. È di gran lunga più efficiente, per un fast food o per una banca, far lavorare i propri clienti piuttosto che assumere dei dipendenti per svolgere il medesimo compito". Voi risparmiate qualcosa, ma le aziende risparmiano molto di più, e assumono di meno, poiché possono scaricarvi addosso responsabilità sempre maggiori. In nome della libertà di scelta, ovviamente. ------------------------------------------------------------------------ Francesco Borgonovo per "La Verità", 8 lug 2017 .