(C) Global Voices This story was originally published by Global Voices and is unaltered. . . . . . . . . . . Azerbaigian e Turchia: due culture del tè a confronto [1] ['Arzu Geybullayeva'] Date: 2024-06-17 17:44:44+02:00 Durante la mia prima degustazione di tè turco, anni fa, una delle prime cose che percepii fu la sua amarezza. Oggi, dopo aver trascorso circa 20 anni in questo Paese, quando ordino un tè qui chiedo sempre due cose: se è stato preparato al momento e se possono renderlo più leggero. Altrimenti il gusto per me è troppo amaro. A casa, in Azerbaigian, il tè è più chiaro e leggero. Anche le foglie di tè sono molto più grandi. In realtà l'intera cultura del tè, dalla preparazione al servizio, è molto diversa. L'ora del tè in Azerbaigian In Azerbaigian il processo inizia con l'ebollizione dell'acqua e il risciacquo di una teiera di ceramica con acqua appena bollita. Poi si passa alle foglie di tè, la cui quantità dipende dal numero di porzioni da preparare. Si aggiunge in teiera un cucchiaio abbondante di foglie (o più, a seconda del numero di ospiti). Il passo successivo consiste nel versarvi l'acqua calda appena bollita e lasciare la teiera a fuoco basso sul fornello. Il segreto sta nel non perdere il punto di ebollizione, il che richiede un controllo regolare della teiera. Quando tutte le foglie emergono in superficie il tè è pronto. Il tè appena preparato viene poi versato in un bicchiere fatto apposta e riempito circa a metà (a seconda di quanto forte gli ospiti preferiscono il tè). Il resto del bicchiere viene riempito semplicemente con acqua bollita. In Azerbaigian, però, raramente si beve il tè di per sé, ma lo si accompagna spesso con qualche spuntino – di solito frutta secca, noci o dolci. La più sofisticata delle proposte di tè (cay desti) comprende varie marmellate (le ciliegie bianche sono le migliori), noci e frutta secca, zollette di zucchero e limone. In Azerbaigian, di solito, l'unico momento in cui si aggiunge zucchero al tè è a colazione. Per il resto, se non se ne può fare a meno, si deve seguire la seguente procedura: si prende una zolletta di zucchero, la si mette sulla lingua e poi si sorseggia il tè appena preparato. Lo zucchero si scioglierà un sorso dopo l'altro. Da quando vivo in Turchia, ogni volta che ho ospiti nel pomeriggio, di solito cerco di avere almeno le cose essenziali: qualche dolcetto, frutta secca e, naturalmente, qualche fetta di limone, che noi amiamo mettere nel tè, o un po’ di timo (kəklikotu). Da piccola il mio modo preferito di bere il tè era con la marmellata o con una fetta di limone e una zolletta di zucchero. Si metteva una zolletta di zucchero sopra una fetta di limone, si dava un morso, mischiando il dolce e l'aspro, e poi si beveva un sorso di tè. La cultura del tè in Turchia In Turchia, la cultura del bere il tè e la tecnica di preparazione [en] sono molto diverse. Prima di tutto, in generale, non ci sono snack o accompagnamenti, i bicchieri sono più piccoli quando il tè si serve in modo tradizionale (anche se, a dire il vero, in molti posti viene servito in bicchieri di tutte le forme e dimensioni), è molto più scuro e amaro e si aggiungono zollette di zucchero al bicchiere prima di berlo. Lo zucchero è un elemento imprescindibile del tè turco, forse per togliere l'amarezza dell'infuso. Al giorno d'oggi, naturalmente, sono disponibili alternative tra le foglie di tè. La Turchia ha fatto molta strada nel diversificare la produzione di tè e nell'offrire una scelta più ampia. In molti luoghi, però, si preferisce ancora il tradizionale tè nero. Chiedo spesso agli amici che visitano l'Azerbaigian di portarmi del tè da casa, perché la differenza è enorme. [END] --- [1] Url: https://it.globalvoices.org/2024/06/azerbaigian-e-turchia-due-culture-del-te-a-confronto/ Published and (C) by Global Voices Content appears here under this condition or license: https://globalvoices.org/about/global-voices-attribution-policy/. via Magical.Fish Gopher News Feeds: gopher://magical.fish/1/feeds/news/globalvoices/